Cold Compound Gin
Negli Stati Uniti d'America il Proibizionismo è il periodo compreso tra il 1920 e il 1933, durante il quale, in seguito al XVIII Emendamento e al Volstead Act, fu imposto il divieto di fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcol. Da un lato questa politica trovò sostegno in gruppi religiosi caratterizzati da un forte moralismo e fondamentalismo, come l'American Temperance Society, che ottenne consensi non solo tra le comunità più intransigenti, ma anche tra molte donne che spesso subivano maltrattamenti e violenze da parte di mariti o padri in stato di ebbrezza. Dall'altro lato, un impulso significativo fu fornito dall'Anti-Saloon League, che acquisì visibilità e potere grazie ai generosi finanziamenti di imprenditori e industriali come John D. Rockefeller, Henry Ford e Henry Bourne Joy. Questi uomini d'affari ritenevano che l'uso di alcol causava perdite in termini di produttività e assenteismo sul lavoro, inoltre paventavano il rischio di un rallentamento o addirittura uno stop del sistema economico statunitense poiché il denaro veniva dirottato verso il consumo delle bevande alcoliche, talvolta di importazione, anziché essere reinvestito in beni e servizi produttivi.
Il divieto non fu in grado di sortire l’effetto desiderato: invece di fermare la produzione ed il consumo di alcol creò un mercato nero fiorente gestito da bande criminali che controllavano la produzione e la distribuzione con metodi coercitivi, corrompendo le forze dell’ordine e la classe politica. Il prezzo degli alcolici, controllato da queste bande, aumentò a dismisura mentre la qualità dei prodotti subì un drastico calo poiché prodotte con materie prime di scarsa qualità e tecnologie molto rudimentali. Nelle aree più rurali prese piede la produzione di Moonshine, distillato illegalmente celati dalle tenebre della notte a partire da qualsiasi materia prima zuccherina: cereali, frutta o zuccheri raffinati, distillati con tecniche approssimative e strumentazioni contingenti che restituivano spesso un’acquavite dal gusto pungente se non sgradevole. Capitava quindi che prima di essere somministrati questi distillati subissero delle aromatizzazioni, talvolta con il ginepro e altre botaniche, spesso sfruttando i contenitori domestici più capienti di qualche pesce piccolo della malavita organizzata: lavandini e vasche da bagno, le seconde preferite perché consentivano imbottigliamenti più agevoli. Nascono i Bathtub Gin, chiamati in tempi più recenti Cold Compound.
Analogamente ai prodotti del Proibizionismo, e come suggerisce la traduzione del nome, questa tipologia di Gin prevede solamente la macerazione a freddo delle botaniche in alcol neutro di origine agricola, oggigiorno ben rettificato e di buona qualità, senza la successiva distillazione necessaria per altre famiglie di Gin. La scelta degli ingredienti e le quantità da utilizzare insieme alle tempistiche della macerazione variano da un produttore ad un altro, cioè che li accumuna è che la possibilità di estrarre le essenze delle botaniche senza il calore ne preserva le caratteristiche aromatiche più delicate e complesse. L’assenza di distillazione inoltre lascia all’interno del gin molecole più pesanti che generalmente finirebbero nelle code di produzione, le quali sono artefici delle sensazioni gustative e tattili che ben si avvertono sorseggiando il prodotto in purezza e al contempo permettendo di interpretare in maniera differente numerosi cocktail.
Cold Compound Gin
Negli Stati Uniti d'America il Proibizionismo è il periodo compreso tra il 1920 e il 1933, durante il quale, in seguito al XVIII Emendamento e al Volstead Act, fu imposto il divieto di fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcol. Da un lato questa politica trovò sostegno in gruppi religiosi caratterizzati da un forte moralismo e fondamentalismo, come l'American Temperance Society, che ottenne consensi non solo tra le comunità più intransigenti, ma anche tra molte donne che spesso subivano maltrattamenti e violenze da parte di mariti o padri in stato di ebbrezza. Dall'altro lato, un impulso significativo fu fornito dall'Anti-Saloon League, che acquisì visibilità e potere grazie ai generosi finanziamenti di imprenditori e industriali come John D. Rockefeller, Henry Ford e Henry Bourne Joy. Questi uomini d'affari ritenevano che l'uso di alcol causava perdite in termini di produttività e assenteismo sul lavoro, inoltre paventavano il rischio di un rallentamento o addirittura uno stop del sistema economico statunitense poiché il denaro veniva dirottato verso il consumo delle bevande alcoliche, talvolta di importazione, anziché essere reinvestito in beni e servizi produttivi.
Il divieto non fu in grado di sortire l’effetto desiderato: invece di fermare la produzione ed il consumo di alcol creò un mercato nero fiorente gestito da bande criminali che controllavano la produzione e la distribuzione con metodi coercitivi, corrompendo le forze dell’ordine e la classe politica. Il prezzo degli alcolici, controllato da queste bande, aumentò a dismisura mentre la qualità dei prodotti subì un drastico calo poiché prodotte con materie prime di scarsa qualità e tecnologie molto rudimentali. Nelle aree più rurali prese piede la produzione di Moonshine, distillato illegalmente celati dalle tenebre della notte a partire da qualsiasi materia prima zuccherina: cereali, frutta o zuccheri raffinati, distillati con tecniche approssimative e strumentazioni contingenti che restituivano spesso un’acquavite dal gusto pungente se non sgradevole. Capitava quindi che prima di essere somministrati questi distillati subissero delle aromatizzazioni, talvolta con il ginepro e altre botaniche, spesso sfruttando i contenitori domestici più capienti di qualche pesce piccolo della malavita organizzata: lavandini e vasche da bagno, le seconde preferite perché consentivano imbottigliamenti più agevoli. Nascono i Bathtub Gin, chiamati in tempi più recenti Cold Compound.
Analogamente ai prodotti del Proibizionismo, e come suggerisce la traduzione del nome, questa tipologia di Gin prevede solamente la macerazione a freddo delle botaniche in alcol neutro di origine agricola, oggigiorno ben rettificato e di buona qualità, senza la successiva distillazione necessaria per altre famiglie di Gin. La scelta degli ingredienti e le quantità da utilizzare insieme alle tempistiche della macerazione variano da un produttore ad un altro, cioè che li accumuna è che la possibilità di estrarre le essenze delle botaniche senza il calore ne preserva le caratteristiche aromatiche più delicate e complesse. L’assenza di distillazione inoltre lascia all’interno del gin molecole più pesanti che generalmente finirebbero nelle code di produzione, le quali sono artefici delle sensazioni gustative e tattili che ben si avvertono sorseggiando il prodotto in purezza e al contempo permettendo di interpretare in maniera differente numerosi cocktail.
La Selezione di Ferrowine:
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