Weizen
Il termine tedesco Weizen che dà il nome alla famiglia si traduce in italiano con frumento, poiché questo cereale, necessariamente maltato, viene utilizzato assieme all’orzo per creare queste birre. Probabilmente già prodotte in diversi paesi dell’Europa centrale nel XIV secolo, appannaggio della classe nobiliare che poteva permettersi delle birre prodotte con un cereale più costoso, scompaiono in Baviera a causa dell’Editto di purezza che obbligava a brassare solamente con orzo maltato. All’inizio del 1600, in deroga alla normativa, lo Staatliches Hofbräuhaus di proprietà del Duca di Baviera, cominciò a produrre birra utilizzando anche frumento. Solo verso la fine del 1800 anche altri selezionati produttori bavaresi poterono iniziare a produrre questo tipo di birre che, con l’avvento dei malti chiari è spesso chiamata anche Weißbier.
Di questa famiglia di birre ad alta fermentazione fanno parte diversi stili, la Kristalweizen, chiara e limpida che si contrappone alla Hefeweizen, chiara e opalescente con ancora i lieviti in sospensione. Ci sono poi le Dunkelweizen, reminiscenze del colore scuro delle ricette tradizionali e le Weizenbock più ricche e alcoliche. Sebbene il termine Weiss possa creare confusione con altri stili, differiscono dalle Blanche belghe che utilizzano frumento non maltato e spezie, mentre le sapide Gose di Lipsia e le Berliner Weisse sono caratterizzate dalla fermentazione lattica.