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L'Amarone è un vino rosso passito secco a DOCG prodotto esclusivamente nella zona della Valpolicella, in provincia di Verona. Il nome Amarone deriva dalla parola "amaro" in versione amplificata. La sua nascita si ricollega ad un errore di fermentazione del Recioto, vino dolce realizzato nella zona e con le stesse caratteristiche di prodotto, lasciato fermentare per un periodo di tempo superiore diventando un vino secco e corposo.

Il nome venne coniato nel 1936 nella Cantina Sociale Valpolicella. La scoperta venne fatta dal capocantina Adelino Lucchese che ritrovò una botte di recioto dimenticata in cantina da tempo, lo assaggiò e capì subito di avere tra le mani dell'oro liquido color rubino ed esclamò: "Questo non è un Amaro, è un Amarone". Da quel momento l'Amarone iniziò ad essere sempre più apprezzato fino a diventare uno dei vini rossi più rinomati e conosciuti del nostro paese a livello mondiale.

Come si produce l'Amarone?

La zona di produzione dell'Amarone della Valpollicella DOP comprende il territorio di una ventina di comuni in provincia di Verona, nella regione del Veneto. La composizione dell'Amarone non è monovarietale, ossia prodotto da una singola uva, ma è prodotto da un blend di uve, più precisamente di varietà a bacca rossa indigene. Le sue uve hanno origine storica nella Valpollicella e vengono coltivate quasi esclusivamente in questa zona.

Inoltre l'Amarone è un vino DOCG e deve rispettare parametri e requisiti fissati da un regolamento chiamato disciplinare di produzione. Alcune varietà di uve sono obbligatorie, mentre altre sono opzionali a discrezione del singolo produttore. Tra le uve obbligatorie ci devono essere: Corvina e Corvinone al 45-95%, Rondinella 5-30%.

Altri vitigni facoltativi che possono concorrere al blend fino ad un massimo del 25% sono: Molinara, vitigni a bacca rossa indigeni come Negrara, Forsellina, Pelara Oseleta, Rossignola, vitigni a bacca rossa internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah.

Per quanto riguarda la vendemmia delle uve destinate all'Amarone viene effettuata manualmente per due motivi. Il primo è per la selezione dei grappoli, che solo un occhio umano ed esperto ha le capacità per individuare le uve migliori. Per questo motivo non tutti i grappoli passano allo step successivo dell'appassimento.

Le uve selezionate devono essere sane, a buccia integra e non rovinata. Il grappolo dev'essere spargolo per garantire la circolazione d'aria fra gli acini ed evitare il rischio di muffe e funghi.

L'appassimento dell'Amarone è il suo vero marchio di fabbrica. Le uve vengono pigiate parzialmente disidratate in modo da concentrare gli zuccheri dell'uva, impiegato esclusivamente per ottenere vini dolci.

Altro passaggio fondamentale è la fermentazione, in cui gli zuccheri del mosto vengono trasformati in alcol grazie all'azione dei lieviti. Un processo naturale che si arresta quando gli zuccheri sono terminati. La vinificazione ha una durata di 30 giorni, circa il doppio della durata media degli altri vini.

Le caratteristiche organolettiche dell'Amarone

L’amarone della Valpolicella è un vino rosso alcolico, dal sapore molto strutturato ed intenso di colore rubino che negli anni evolve verso il granato. Ha un profumo deciso e al naso si susseguono note di amarena sotto spirito, spezie, vaniglia, fino a sensazioni più intense di cuoio e cacao.

Per quanto riguarda i sentori, si va da quelli dei frutti di bosco e frutta nera a quello dei fiori secchi, anice, liquirizia e amarene, con un finale speziato a base di noci e nocciole. In bocca è denso e pastoso, morbido e con una buona sapidità.

È un vino intenso, pieno e strutturato, dotato di tanini potenti per cui necessita di qualche anno per sviluppare rotondità ed equilibrio. Molti Amaroni iniziano ad esprimere la loro eleganza dopo 10 anni, ci vuole pazienza prima di ottenere risultati gratificanti.

Amarone: i migliori abbinamenti

L'Amarone è un vino ideale ad accompagnare cibi autunnali e invernali, come brasati o piatti di carne della tradizione come la "pastissada de caval", stufati, brasato all’Amarone, arrosti. Accompagna bene anche piatti come lasagne al forno, gnocchi al formaggio, risotto al tartufo,  pollo al curry, empanadas di carne argentine, burritos, polenta al ragù.

Grande rosso che può accompagnare piatti importanti quali selvaggina e carni arrosto, ma anche salumi, formaggi stagionati a pasta dura come Asiago d’Alpeggio, Pecorino di Moliterno o Caciocavallo podolico.

È il vino preferito per gli amanti del barbecue per il suo eccellente corredo speziato da abbinare alla dolcezza ed affumicatura di molti piatti come il pulled pork, il prosciutto glassato alla brace, costine con salsa barbecue e bacon croccante.

Si abbiana bene a piatti tipici della tradizione Veneta quale bigoli al ragù d'anatra, "pasta e fasoi" e lo stesso risotto all'Amarone. È gradevole degustarlo anche da solo la sera a fine pasto o come compagno di una piacevole meditazione.

Per una buona degustazione è consigliabile servire l'Amarone in ampi bicchieri, per dare la possibilità ai profumi di evolversi con l'ossigenazione del vino. La temperatura ideale di servizio è dai 18 ai 20°C.

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