Montepulciano

Da non confondere con il Vino Nobile di Montepulciano, prodotto in provincia di Siena a partire da vitigni di Sangiovese, il Montepulciano d’Abruzzo è un vino che ha la propria origine storica presso la località di Torre de’ Passeri (PE): attraversato dalla Strada del Vino Tremonti, questo comune collinare ospita un panorama vitivinicolo fortemente segnato dalle famose uve a bacca nera che da secoli ormai danno vita al Montepulciano.

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Montepulciano d’Abruzzo Doc e Docg

Montepulciano: un vino dal carattere maestoso e raffinato

Il vitigno Montepulciano fa parte dei grandi vitigni a bacca rossa italiani, se il nord-ovest ha il Nebbiolo, il nord-est la Corvina, il centro lato Tirreno il Sangiovese, il centro lato Adriatico il Montepulciano e come il suo confinante salentino il Primitivo sta avendo una seconda giovinezza. Per molto tempo ignorato e destinato a produrre quantità eccessive senza far trasparire le sue doti organolettiche, ora un manipolo di bravissimi produttori ne hanno ricavato il vino del presente proiettato nel futuro, un rosso tipicamente italiano già dal colore, uno dei rubini più fitti e concentrati, a volte quasi blu. Maestoso all’olfatto intriso di note di piccoli frutti rossi e neri, maturi, succosi more, visciole, marasche, prugne arricchiti dalle note di sottobosco, bacche, humus, corteccia, fungo, felce e note calde di pelle conciate, moka, radici, fave di cacao. Tenendo a bada il tannino di cui è molto ricco ne esce un vino dal palato maestoso, pieno, una materia rigogliosa che compensa un tannino a volte nervoso in gioventù ma di grande raffinatezza. Un vino per le occasioni importanti, che dimostra le potenzialità delle colline fra le Marche e l’Abruzzo dove il Montepulciano esprime tutte le sue potenzialità.

Le peculiarità del vitigno Montepulciano

Il Montepulciano predilige ambienti caldi, asciutti ed esposizioni soleggiate per garantire una buona e regolare maturazione dell’uva, presenta un grappolo di medie dimensioni più o meno compatto. Gli acini sono sferici o leggermente allungati, di medie dimensioni con buccia di colore nero-violaceo, coperta di pruina, polpa dolce, sapore semplice. Il Montepulciano germoglia tardivamente (10-15 giorni dopo il Sangiovese) e questa caratteristica gli consente di sfuggire ai danni che le gelate primaverili possono arrecare alla vite. L’uva matura verso l’ultima decade di settembre (7-10 giorni dopo il Sangiovese) e si mantiene bene sulla pianta anche dopo la maturazione. La varietà è poco soggetta alla muffa grigia, ma è molto sensibile all’oidio.

Montepulciano: il vitigno della Valle Peligna, un territorio da vedere

E’ allevato nella dorsale Adriatica fra le regioni delle Marche, Abruzzo e Molise. La sua zona d’elezione è la Valle Peligna, nei pressi della Majella, che sembra abbia dato i natali al vitigno e, considerate le sue caratteristiche e la sua personalità, è molto probabile: il Montepulciano è un vino di alta collina, quasi di montagna. Le qualità di questa valle è stata descritta da Ovidio per la sua natura fertile e fruttifera e, prima di lui, menzionata dallo storico greco Polibio per le virtù terapeutiche dei suoi vini. Detta anche “Conca di Sulmona”, tale valle è in realtà un altopiano derivato dalle trasformazioni geologiche di un lago preistorico, prosciugatosi ma rimasto nella memoria topografica dell’area. Un'eccellenza italiana da visitare tutto l'anno.

Il successo del Montepulciano d'Abruzzo, tra conformazione territoriale e clima mite

Il Montepulciano d’Abruzzo deve il suo successo alla grande vocazione enologica dell’Abruzzo, il clima è mediterraneo ma si fa via via più continentale e di Montagna nell’entroterra. Il clima è favorito dalla funzione termoregolatrice del Mar Adriatico che mitiga le alte temperature diurne dell’estate, mentre i numerosi massicci montuosi proteggono la regione dalle correnti fredde del Nord. Le escursioni termiche date dalle altitudini delle colline favoriscono un’ottima maturazione, ma anche concentrazione e finezza degli aromi nelle uve.

I suoli dell’Abruzzo sono abbastanza eterogenei ma possono essere distinti in due aree principali: la zona occidentale e montuosa dove sono diffusi terreni di origine carsica (calcarei), che danno vita a vini più delicati ed eleganti, e parte orientale e collinare, più ricca di argille plioceniche e arenarie dove i vini sono più profondi e vocati all’invecchiamento.

Montepulciano d'Abruzzo è una Denominazione di Origine Controllata ufficialmente istituita il 24 maggio del 1968. La D.O.C. comprende due tipologie di vini rossi, "base" e "riserva", che rispondono alle rigide norme imposte dal disciplinare di produzione. Rientrano nella zona diversi comuni in provincia di Chieti, Pescara, L'Aquila e Teramo. Nel complesso, oltre un terzo dei territori dell'intera Regione fanno parte della D.O.C.!

Il cuore della produzione di qualità del Montepulciano si trova intorno alla provincia di Teramo, nei comuni di Campli, Controguerra, Colonnella, S. Omero, Ancarano, Notaresco, Morro d’Oro, Atri, Giulianova e Torano Nuovo per la DOCG Colline Teramane.

Montepulciano d’Abruzzo DOCG delle Colline Teramane è stata istituita nel 2011 come denominazione più restrittiva. La percentuale minima d’uve Montepulciano, in questo caso, è pari al 90%, con un 10% di apporto possibile da Sangiovese; l’invecchiamento avviene in botti di rovere o castagno (per un minimo di 3 anni per la categoria “Riserva”).

Scopri e gusta il Montepulciano d'Abruzzo nella selezione dei vini di Angelo Sabbadin, ne rimarrai intensamente colpito.

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