Amaro Zarri

ferrowine.it Reviews with ekomi.it
  • Prodotto singolo
    34,80 €
  • Confezione da 6 prodotti
    208,80 €
- +

Scarica la scheda del prodotto

I clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno comprato anche:

Approfondimento

Questo amaro nasce dalla tradizione della famiglia Zarri, seguendo una ricetta custodita da mezzo secolo negli archivi delle cantine di Villa Zarri. Questo digestivo viene preparato con infusioni a freddo in alcol di 28 pregiatissime erbe e radici aromatiche dal gusto amaro ed elegante, fra cui possiamo citare il quassio, il rabarbaro, l’assenzio, il colombo, la liquirizia, la menta, la china, la genziana, la scorza di arancio amaro e dolce e tante altre. L’estratto così ottenuto viene poi lasciato riposare per molti mesi in un contenitore di acciaio, prima di essere portato alla gradazione di consumo di 35 gradi. A questo punto è pronto per essere filtrato e imbottigliato.

NOTE DI DEGUSTAZIONE a cura di Paolo Lauciani (AIS Roma – Bibenda): Luminosa tonalità testa di moro con unghia oro verde. Il profilo olfattivo è ampio ed elegante, ricco di seducenti profumi di scorza d’arancia, rabarbaro, menta, genziana, aloe, corteccia di china, mallo di noce, liquirizia, prugne secche, caffè torrefatto ed erbe officinali. Sul palato arriva morbido e perfettamente bilanciato, avvolgente e moderatamente caldo; sfoggia una lunga progressione gustativa nella quale si esaltano le note di caffè tostato e legnetto di liquirizia, impreziosite da raffinati echi balsamici.

Villa Zarri

Villa Zarri risale al 1578 come risulta da un disegno dell'epoca (Manoscritto Gozzadini) che la mostra, sia pur a pianta quadra, posta al fianco della chiesetta di S. Apollinare con la scritta: "Del Signor Marc'Antonio Angelelli". Nel Settecento venne completamente ristrutturata, modificata e portata alla forma attuale, bellissima, chiusa in un magnifico parco, con ricco ed elegante timpano rotondo al centro. Ai lati della facciata sono gallerie un tempo adibite a serra. In un’ala è posta al centro una cappellina dedicata a San Giuseppe, nella quale una iscrizione ricorda che nel 1729 essa fu edificata dal Marchese Nerio Lorenzo Pietro Angelelli al ritorno in patria “dopo aver peregrinato per lontane regioni”.

Ultimi della famiglia Angelelli furono Massimiliano, famoso filologo, grecista e orientalista insigne, successore del Cardinale Mezzofanti nella Cattedra Universitaria, e sua figlia Marchesa Teresa Angelelli sposa di Rinaldo Simonetti. Egli trascorreva molto tempo in Villa assieme alla moglie Teresa Bentivoglio, apprezzata pittrice, e vi ospitava amici letterati fra cui Padre Ireneo Arfo, storico di Parma. La Villa passò alla famiglia Brazzetti prima e poi a Leonida Zarri che la volle riportare ad un antico splendore quale ora tutti possono ammirare.

Scopri tutti i prodotti Villa Zarri
Product added to wishlist
Product added to compare.