Pinot Grigio Colli Orientali del Friuli Doc


ABBINAMENTI
  • - Antipasti di pesce e crostacei crudi
  • - Antipasti di pesce saporiti
  • - Pesce con lisca alla griglia
  • - Primi piatti con salse di pesce
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Approfondimento

Il Pinot grigio, unico vitigno a bacca grigia è di larga diffusione in triveneto, nasce nella regione francese della Borgogna come mutazione genetica del Pinot nero, l’origine del nome francese “pinot” deriva dal termine “pin”, che significa letteralmente “pino”. La forma del grappolo dell’uva si presenta infatti come una piccola pigna. Il nome attribuito a questo tipo di uva venne scelto dai monaci francesi che diedero inizio alla coltivazione dei vigneti nella zona francese della Borgogna. Paglierino luminoso con lievi accenni ramati.  Ventaglio olfattivo composto da mela golden, susina, poi un tocco agrumato e floreale. Al palato svela pienezza, spessore e una stuzzicante sapidità, capace di ampliare il bagaglio fruttato-floreale, finale piacevolmente ammandorlato.

Gigante

Negli anni 50 Ferruccio Gigante faceva il mugnaio, ma la sua passione era la terra e il suo sogno la viticoltura. Così nel 1957 acquistò la casa e il vigneto nelle colline della Rocca Bernarda.

Qualche animale, piccoli appezzamenti di terreno e un vigneto costituiscono la nuova attività di famiglia. Il sogno inizia a prendere forma e negli anni ’80 escono le prime bottiglie dei vini Gigante. Fino ad allora, infatti, il vino veniva venduto ad un’osteria del paese come vino della casa. È il giovane nipote di Ferruccio, Adriano Gigante che, mosso dall'entusiasmo dei vent’anni, decide di osare con i primi imbottigliamenti.

L'etichetta sulle bottiglie riportava il nome della famiglia Gigante, accompagnato dall’immagine del pavone, re indiscusso allora come oggi, del cortile.

Dalla fine degli anni ’90 Adriano è affiancato dalla moglie Giuliana nella conduzione e, finito gli studi, ha portato le sue competenze all’interno dell’impresa familiare il cugino Ariedo, tuttora l’enologo dell’azienda.

I loro vini sono caratterizzati dalla volontà di non intervenire molto con macerazioni spinte e affinamento in legno, per mantenere precise le caratteristiche del vitigno, donando eleganza al vino. L’obiettivo è quello di mettere in risalto la presenza massiccia di roccia nel suolo, caratteristica che identifica questo territorio e che dona, in particolare ai vini bianchi, sapidità, facilità di beva e freschezza. 

Una passione per il vino che è nata col tempo e che passo dopo passo ha preso forza, ha stretto sempre più i legami e ha trasformato il sogno di Ferruccio in una realtà, affermata a livello nazionale e internazionale, di vini territoriali e di qualità.

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