Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Fagher


ABBINAMENTI
  • - Antipasti di pesce e crostacei crudi
  • - Aperitivo
  • - Formaggi freschi
  • - Pizza Margherita
  • - Pizza alla verdure
  • - Primi piatti light a base di verdure
  • - Torte salate di verdure
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Approfondimento

Col suo basso residuo zuccherino, appena 9 gr/lt, è forse il vino più rappresentativo della filosofia di produzione dell’azienda agricola Le Colture. La sua piacevole spalla acida, la mineralità e la sapidità sono i tratti distintivi di questo vino: per Le Colture questo è il modo di intendere il Prosecco Superiore.

Un vino fresco, giovane, con carattere e non banale. Ha una buona persistenza in bocca e i suoi aspetti più attraenti sono racchiusi nell’invitante dolcezza dei profumi più ricchi di sentori di agrumi e vegetale fresco e spesso con una piacevole nota di pane, uniti ad una viva energia gustativa. Presenta un perlage fine che assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato e rappresenta un’arma in più nell’abbinamento con il cibo.

Le Colture

Sta tutta nel mix vincente tra una grande intuizione, la passione e la perseveranza di Cesare Ruggeri attuale titolare dell’azienda, il successo dell’azienda agricola Le Colture. È nei primi anni ottanta che Cesare - un po’ contro corrente - inizia a vinificare le proprie uve. A Valdobbiadene fino ad allora c’erano grandi cantine che acquistavano uve e le vinificavano. Era luogo di commercianti. La profonda passione per la vigna e per la campagna in genere porta Cesare a prediligere questo aspetto, convinto che un buon Prosecco si crei prima in vigna e solo successivamente in cantina. Furono anni di sacrifici che lo portarono via via ad acquistare e sistemare diversi vigneti, tanto che se nell’83 gli ettari erano solo otto, attualmente sono quasi 40. 

Cesare ama definirsi ancora coltivatore della terra, del vigneto e non spumantista… Un amore, il suo, che cerca ogni giorno di trasmettere ai suoi figli Silvia, Alberto e Veronica che lo seguono con impegno e costanza nella crescita e nell’affermazione dell’azienda di famiglia. 

Se la terra e i vigneti sono per Le Colture la parte fondamentale del lavoro, questo richiede una cura e un’attenzione molto scrupolosa, esattamente come fossero dei figli da crescere, curare e proteggere. Nonostante Cesare non sia più un giovane viticoltore, la sua resta una mente aperta e intuitiva che sa ascoltare le necessità di ogni barbatella e non si arrende mai alla ricerca e allo studio della vite. E’ quindi la sua personalità a rispecchiarsi nei vigneti, e il suo modo di curare le viti ad essere esaltato nel prodotto finale che si porta in cantina. Gestire per ettari non è facile, poiché il lavoro è notevole e non esistono fine settimana liberi o festività, e tutto viene scandito dai tempi della natura e del clima. La vite ci dona i suoi frutti, ma bisogna gestirla e curarla esattamente come il terreno che ne è il suo nutrimento e che va rispettato e difeso. Il lavoro in cantina non è che un riflesso di un lavoro svolto bene in vigneto.

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