La nostra selezione di Giniu

Dal 1946 in poi, subito dopo la guerra, si sviluppò in Sardegna un’intensa attività distillatoria. Erano tutte distillazioni di contrabbando e pertanto venivano svolte all’aperto, nei cortili e generalmente nelle notti invernali. Dal vinello al vino, dalle vinacce agli agrumi. Nella zona si distillavano soprattutto i prodotti più rappresentativi in termini di quantità e di qualità: uva vernaccia, vino vernaccia e galbuli di ginepro. Per la vendita si cercarono subito dei nomi che identificassero il prodotto ma che non fossero riconducibili, dagli organi di vigilanza, al prodotto ottenuto in clandestinità.

Il distillato di vinaccia fu denominato filu ‘e ferru, quello di vino abbardenti, il distillato di ginepro GINIU, dal nome della pianta di ginepro che in sardo si chiama giniperu. La “commercializzazione“ del GINIU è durata sino ai primi degli anni sessanta, poi fu abbandonata in quanto era molto più semplice e pratico e vendibile distillare vino o vinacce. Ma nel 2013 è ritornato in auge il distillato dei galbuli delle piante del ginepro, realizzando un prodotto di altissima qualità. GINIU, nato in onore dell’antica tradizione, oggi è considerato uno dei migliori 10 Gin italiani.

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