Una camicia bianca. Due bretelle rosse. Il busto appoggiato alla consolle. Le mani che si muovono, agili. Essere un barmaster non è una questione di gusto. È una questione di stile. Richiede una certa attenzione per i dettagli: la consapevolezza che basta un piccolo movimento per dare carattere alla scena. E poi, naturalmente, il gin giusto. Un gin che faccia il suo dovere. Come barmaster, che interpreta lo stile di chi ha gin e cocktail fra le dita, tutte le notti. Lo stile di chi poi a casa, con gli amici o con la donna che ama, ripete esattamente gli stessi movimenti con la stessa professionalità, ma con un piacere più intimo, cercando l’affidabilità degli stessi sapori. Barmaster è un gin versatile, che si presta ad ogni sperimentazione e abbinamento.
Le dita porgono il bicchiere ad altre dita, poi ricominciano il lavoro: ghiaccio nel bicchiere, mixin’glass, lo stirrer che ruota veloce siamo in un locale, ma potremmo benissimo trovarci in un salotto di casa. Lo stile è lo stesso ovunque: la camicia, le bretelle rosse, il gin. Il profumo è quello tipico del gin, pungente e riconoscibile, che profuma di bacche di ginepro e coriandolo. Il finale è leggermente agrumato. Il gusto è piacevole, intenso e armonico.