La Maison Pierre Trichet si trova a Trois-Puits, sui primi rilievi della Montagne di Reims, comune classificato Premier Cru nella scala dei cru Champenois. Da 3 generazioni la famiglia Trichet porta avanti la Maison con tradizione e competenza.
La storia della Maison inizia negli anni 50, con i nonni di Pierre Trichet che piantano i primi vigneti nella tenuta di Famiglia: nel 1989 Pierre prende le redini dell’azienda e inizia le attività di modernizzazione dei processi di vinificazione. È solo dal 2015 che appone il suo nome e cognome sull'etichetta dello Champagne, assieme al millesimo 1947, anno di impianto del primo vigneto da parte della nonna.
Vengono utilizzate solo uve di proprietà, provenienti dagli 8 ettari e mezzo di vigne, situate nei comuni di Trois-Puits, Montbré e Cormontreuil, in cui vengono coltivati i tre vitigni tradizionali della Champagne: Pinot Meunier per il 53%, Pinot Noir per 33% e Chardonnay nel restante 14% di terreno vitato.
I vini vengono elaborati e affinati nelle cantine scavate nel gesso a otto metri di profondità: qui l’umidità elevata e la temperatura costante a 12-13°C, permettono ai vini di invecchiare nelle migliori condizioni. La produzione annua è di circa 80.000 bottiglie, tutte commercializzate direttamente dalla Maison fin dal 1971.
“Niente rivela un uomo quanto le sue mani”, scriveva lo scrittore Paul Brulat nel secolo scorso. La stretta di mano di Pierre Trichet fa da subito capire che le sue mani sono il suo strumento di lavoro. Sono mani capaci di piantare la vite, di potarla e di innalzarne i tralci. Le stesse mani le ritroviamo in cantina dove assemblano, misurano la temperatura, maneggiano bottiglie e scavano grotte nel gesso.
È un uomo di carattere Pierre Trichet e i suoi champagne gli somigliano: “Tutti i miei vini hanno un olfatto sviluppato. Se non hanno profumi e sapori, non li imbottiglio” spiega Pierre “Mi piacciono i vini rotondi, che mi rimangono nella memoria. Preferisco il fruttato alla mineralità: apprezzo particolarmente i profumi del cesto di frutta fresca”.