Monte Rossa Franciacorta Satèn Docg Sansevé Brut Sans année

  • Produttore: Società Agricola Monte Rossa
  • Produttore: Monte Rossa
  • Nome: Sansevé
  • Nazione: Italia
  • Regione: Lombardia
  • Zona di produzione: Comuni della denominazione Franciacorta Docg (BS)
  • Denominazione: Franciacorta Satén Docg
  • Categoria: Vino bianco spumante metodo classico
  • Dosaggio: Brut
  • Vitigno: Chardonnay
  • Annata: Sans année
  • Gradazione: 12.5
  • Formato: 75 cl
  • Allergeni: Solfiti

ABBINAMENTI
  • - Antipasti all’italiana
  • - Antipasti di pesce e crostacei crudi
  • - Primi piatti light a base di verdure
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  • Produttore: Monte Rossa
  • Nome: Sansevé
  • Nazione: Italia
  • Regione: Lombardia
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  • Denominazione: Franciacorta Satén Docg
  • Categoria: Vino bianco spumante metodo classico
  • Dosaggio: Brut
  • Vitigno: Chardonnay
  • Annata: Sans année
  • Gradazione: 12.5
  • Formato: 75 cl
  • Allergeni: Solfiti

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  • - Antipasti di pesce e crostacei crudi
  • - Primi piatti light a base di verdure

Approfondimento

Vino dal colore giallo dorato brillante con riflessi verdolini, al naso si percepiscono i profumi agrumati di pompelmo e cedro, di fiori d’acacia e rosa bianca, note dolci di frutta disidratata, miele e agrumi canditi e chiude con timbri erbacei di timo e mandorle fresche. Il sorso è goloso, la struttura nitida e vellutata, la bollicina fitta e setosa, l’acidità croccante conduce alla chiusura dai toni sapidi e iodati.

Composto da uve Chardonnay al 80% dell’annata ed il 20% da vini di riserva, provenienti da 22 vigneti distribuiti sul territorio del Franciacorta Docg, caratterizzati da suoli variegati: morenico glaciali, sabbiosi e argillosi. Le uve di ciascun vigneto, vendemmiate manualmente, subiscono la pressatura soffice e vengono vinificate principalmente in tini di acciaio mentre il 15% affina in botti di rovere. Dopo l’assemblaggio della cuvée il vino sosta sui lieviti in bottiglia per almeno 24 mesi dove la sovrapressione raggiunge le 4.5 atmosfere e viene dosato con residuo zuccherino “Brut”, come previsto da disciplinare. Circa 110000 bottiglie prodotte.

Società Agricola Monte Rossa

Sul versante meridionale del lago d'Iseo si estendono circa 2.800 ettari di vigneti che sorgono su terreni morenici creati dai movimenti del ghiacciaio della Val Camonica durante le glaciazioni del Pleistocene. Il suolo è quindi caratterizzato da una ricca varietà di minerali, diversi da quelli presenti nella roccia primaria, terreni composti principalmente da sabbia e limo che risultano generalmente poveri di argilla. Presentano, inoltre, un abbondante pietrame di forme, colori e natura differenti, con uno spessore notevole, la cui granulometria consente un'elevata permeabilità, facilitando il rapido drenaggio dell'acqua in eccesso e prevenendo così possibili ristagni e fisiopatie. Il clima insubrico, tipico dell’area prealpina Lombarda, è dovuto alla presenza del lago che mitiga l’inverno, agendo da volano termico, mentre d’estate favorisce la creazione di correnti fresche che giungono dalla Valle Camonica a stemperare il caldo afoso estivo. La sua presenza, assieme alle zone paludose delle torbiere, contribuisce all’instaurarsi di elevate masse di umidità che scontrandosi con le correnti fredde che giungono dalle vallate alpine si traducono in precipitazioni frequenti nel periodo primaverile e estivo.

Sebbene l’inizio della produzione di vini spumanti nella zona si possa datare con le sperimentazioni del 1961 dell’enologo Franco Ziliani che ispirato dalle tecniche francesi dello Champagne decise di puntare sulla produzione di metodo classico, le origini della viticoltura in queste fertili terre risalgono all'epoca romana, quando i coloni iniziarono a coltivare viti. Fu durante il Medioevo che la produzione vinicola assunse una certa importanza quando i monaci degli ordini cluniacensi e cistercensi, portatori di conoscenze agricole e vinicole, giunsero dalla Francia e fondarono diverse abbazie, promuovendo la coltivazione della vite e la produzione di vino. L’opera di bonifica delle insalubri paludi della zona permise a questi ordini monastici di ottenere l'esenzione dal pagamento del dazio ottenendo lo stato di Curtes Francæ nei territori che amministravano. Proprio da questo status fiscale nacque il toponimo Franzacurta, apparso nel 1277 negli annali del Comune di Brescia. Nel 1570 il medico bresciano Girolamo Conforti pubblica il “Libellus de vino mordaci” mettendo in rilievo la diffusione e il consumo che i vini con le bollicine, rifermentazioni naturali in bottiglia, avevano in quell’epoca e anche nel catasto napoleonico del 1809 troviamo il riferimento a queste produzioni con il censimento di oltre mille ettari di terreni specializzati nella produzione di vini frizzanti e quasi altrettanti ettari di vigneti promiscui con altre colture. La trasformazione radicale del XX secolo messa in moto da Ziliani portò altri produttori ad investire nello sviluppo della viticoltura e delle tecniche spumantistiche del metodo classico e già nel 1967 la Franciacorta ottenne il riconoscimento come Denominazione di Origine Controllata, elevando il suo status a Docg, Denominazione di Origine Controllata e Garantita, nel 1995.

La storia della cantina ha inizio nel 1972 quando l’imprenditore Paolo Rabotti con il supporto della moglie Paola Rovetta intraprese la strada della viticoltura nella sede storica che si trova sul punto più alto della collina che domina Bornato, costituita da una villa padronale di origine quattrocentesca, una scenografica scalinata in marmo bianco del 1700 e splendidi giardini con uliveti secolari, roseti e piante aromatiche. Qui, al centro di un vigneto che ripercorre la storia delle forme di allevamento: dagli impianti a pergola delle origini fino al cordone speronato in uso oggi, è posta la vasca originale in acciaio in cui con passione sono state vinificate le uve per produrre le prime bottiglie di Franciacorta della cantina. Dal 1992 la direzione della cantina è portata avanti con entusiasmo e spirito innovativo dal figlio Emanuele. Monte Rossa attualmente gestisce 70 ettari di vigneto e produce circa 500000 bottiglie ogni anno: da questi numeri nasce l’idea di Emanuele di creare la moderna cantina di 8000 metri quadrati che si trova a Barco di Cazzago San Martino, posizione logisticamente più strategica. Realizzata nel 2020, si sviluppa su 3 livelli, collegati da un’iconica scala centrale: nel livello più basso sono concentrate tutte le attività produttive, nel livello centrale trovano sede gli uffici direzionali e operativi e al livello superiore si trova l’area ospitalità. Si tratta di una Cantina ipogea, ecocompatibile ed ecosostenibile, interamente pensata e progettata per la produzione di Franciacorta che dialogano con il territorio che la circonda.

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