Montalcino, situato a 40 chilometri a sud di Siena, è un comune di 5600 abitanti che si estende su 24300 ettari, con terreni variegati a seconda dell’esposizione e dell'altitudine. Le differenze dei quattro versanti del comune influenzano notevolmente la produzione del Brunello. Dal versante Nord-Ovest, fresco e fertile, si ottengono vini robusti e densi, profumati di bosco. Il versante Sud-Ovest, con terreni grossolani e sassosi, produce vini caldi e opulenti che ricordano la macchia mediterranea. Il versante Sud-Est, caratterizzato da terreni argillosi e ricchi di scheletro, genera vini pieni e sapidi con richiami agrumati, mentre il versante Nord-Est produce vini freschi e dal timbro brillante. Queste differenze hanno contribuito a rendere il Brunello di Montalcino uno dei vini più rinomati d'Italia.
Giovanni Neri, mercante di grano e sementi proveniente da Montevarchi in provincia di Arezzo, appassionato di vino, con il sogno di creare un grande vino rosso italiano, affascinato dall’imprevedibilità e dall’austerità del Sangiovese che cresce sul suolo ilcinese, durante i viaggi a Montalcino viene ammaliato da una proprietà, tra le molte in vendita in quegli anni, di circa 200 ettari ad est della città: Podere Casanova. Nel Maggio del 1971 acquista il podere cambiandogli il nome in Casanova di Neri, e grazie anche all’aiuto di alcuni produttori di vino locali inizia a restaurare le vigne di Sangiovese che già possiede e ne pianta di nuove. La prima vendemmia prodotta ed imbottigliata è quella del 1977 con il “Vino Rosso dai vigneti di Brunello”, antesignano del Rosso di Montalcino, cui segue la produzione nel 1978 del primo Brunello di Montalcino aziendale e nel 1981 la prima vendemmia del Cerretalto, vigneto acquistato in quell'anno.
Giacomo Neri, figlio di Giovanni, inizia a lavorare a pieno ritmo in azienda nel 1986, occupandosi della parte agronomica ed enologica insieme al padre, che verrà a mancare nel 1991, lasciandolo unico titolare dell’azienda. Nel 1993 viene acquistato il vigneto “Le Cetine”, nel versante sud, da cui, nello stesso anno, viene prodotto per la prima volta il Brunello “Tenuta Nuova” e nell’anno successivo viene acquistato il vigneto “Pietradonice” e piantato il Cabernet Sauvignon, che verrà messo in produzione a partire dal 2000. Nel 2001 viene acquistato il vigneto “Podernuovo” nell’area a nord-est a 450 metri sul livello del mare, su terreni ricchi di galestro e pochi anni dopo, nel 2003, iniziano i lavori della nuova cantina, progetto senza impatto visivo sulle colline di Montalcino, inaugurata con la vendemmia del 2005. Nel 2006 il Brunello Tenuta Nuova 2001 è nominato “Wine of the Year” dalla rivista Wine Spectator, il terzo vino italiano a riuscirci in 29 edizioni. I figli di Giacomo, Giovanni e Gianlorenzo, entrano in azienda rispettivamente nel 2012 e nel 2017, mentre la disponibilità di terreni si amplia nel 2015 con “Collalli”, un appezzamento di terreno ricco di argilla rossa nei pressi di Cerretalto e nel 2018 con i sette ettari del vigneto “Tocci” con viti di 45 anni, nella zona a sud-est di Montalcino da cui si produce il Brunello Giovanni Neri.