Pignolo Colli Orientali del Friuli Doc 2009 Magnum

  • Produttore: Gigante
  • Produttore: Adriano Gigante
  • Nazione: Italia
  • Regione: Friuli Venezia Giulia
  • Zona di produzione: Corno di Rosazzo (UD)
  • Denominazione: Friuli Colli Orientali Pignolo Doc
  • Categoria: Vino rosso fermo
  • Vitigno: Pignolo
  • Nome del vino: Pignolo Riserva
  • Annata: 2008
  • Gradazione: 14.5%
  • Formato: 150 cl
  • Allergeni: Solfiti
  • PRODOTTO DELLA Selezione Vini Ferro

ABBINAMENTI
  • - Antipasti all’italiana
  • - Carne di manzo tagli nobili
  • - Cucina etnica speziata
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  • Categoria: Vino rosso fermo
  • Vitigno: Pignolo
  • Nome del vino: Pignolo Riserva
  • Annata: 2008
  • Gradazione: 14.5%
  • Formato: 150 cl
  • Allergeni: Solfiti
  • PRODOTTO DELLA Selezione Vini Ferro

ABBINAMENTI
  • - Antipasti all’italiana
  • - Carne di manzo tagli nobili
  • - Cucina etnica speziata

Approfondimento

Antico vitigno a bacca rossa figlio del Friuli coltivato ed apprezzato sin dal 1600, la sua origine è nei vigneti dell’Abbazia di Rosazzo, è stato per lungo tempo dimenticato, e trova nella zona di Prepotto e Corno di Rosazzo, uno dei territori ideali per la coltivazioni. Proprio qui il vitigno si è salvato dall'estizione grazie all'opera di recupero della fine degli anni Settanta, che ha salvato le ultime due viti rimaste. Il suo nome deriva dalla compattezza del grappolo, con acini piccoli e tondi, vino che ha bisogno di un lungo affinamento per poter ammorbidire il suo carattere.

Rubino fitto e impenetrabile, stratificato al naso, ciliegia sotto spirito, rosa appassita, note eteree, pelliccia, tabacco, vaniglia. Avvolgente al gusto, tannino vigoroso e fine, buona spalla fresco-sapida.

Gigante

Negli anni 50 Ferruccio Gigante faceva il mugnaio, ma la sua passione era la terra e il suo sogno la viticoltura. Così nel 1957 acquistò la casa e il vigneto nelle colline della Rocca Bernarda.

Qualche animale, piccoli appezzamenti di terreno e un vigneto costituiscono la nuova attività di famiglia. Il sogno inizia a prendere forma e negli anni ’80 escono le prime bottiglie dei vini Gigante. Fino ad allora, infatti, il vino veniva venduto ad un’osteria del paese come vino della casa. È il giovane nipote di Ferruccio, Adriano Gigante che, mosso dall'entusiasmo dei vent’anni, decide di osare con i primi imbottigliamenti.

L'etichetta sulle bottiglie riportava il nome della famiglia Gigante, accompagnato dall’immagine del pavone, re indiscusso allora come oggi, del cortile.

Dalla fine degli anni ’90 Adriano è affiancato dalla moglie Giuliana nella conduzione e, finito gli studi, ha portato le sue competenze all’interno dell’impresa familiare il cugino Ariedo, tuttora l’enologo dell’azienda.

I loro vini sono caratterizzati dalla volontà di non intervenire molto con macerazioni spinte e affinamento in legno, per mantenere precise le caratteristiche del vitigno, donando eleganza al vino. L’obiettivo è quello di mettere in risalto la presenza massiccia di roccia nel suolo, caratteristica che identifica questo territorio e che dona, in particolare ai vini bianchi, sapidità, facilità di beva e freschezza. 

Una passione per il vino che è nata col tempo e che passo dopo passo ha preso forza, ha stretto sempre più i legami e ha trasformato il sogno di Ferruccio in una realtà, affermata a livello nazionale e internazionale, di vini territoriali e di qualità.

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