Thomas Conzato Veneto bianco Igt Vespaiolo Nàn 2023

  • Produttore: Thomas Conzato
  • Produttore: Thomas Conzato
  • Nome: Vespaiolo Nàn
  • Nazione: Italia
  • Regione: Veneto
  • Zona di produzione: Breganze - Mirabella (VI)
  • Denominazione: Veneto bianco Igt
  • Categoria: Vino bianco fermo
  • Vitigno: Vespaiola
  • Annata: 2022
  • Gradazione: 12.5%
  • Formato: 75 cl
  • Selezione: Ferrowine
  • Allergeni: Solfiti
ferrowine.it Reviews with ekomi.it
  • Prodotto singolo
    20,00 €
  • Confezione da 6 prodotti
    120,01 €
- +

Scarica la scheda del prodotto

  • Produttore: Thomas Conzato
  • Produttore: Thomas Conzato
  • Nome: Vespaiolo Nàn
  • Nazione: Italia
  • Regione: Veneto
  • Zona di produzione: Breganze - Mirabella (VI)
  • Denominazione: Veneto bianco Igt
  • Categoria: Vino bianco fermo
  • Vitigno: Vespaiola
  • Annata: 2022
  • Gradazione: 12.5%
  • Formato: 75 cl
  • Selezione: Ferrowine
  • Allergeni: Solfiti

Approfondimento

Vino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso ricorda l’essenza di zagare e biancospino, i profumi freschi di agrumi come cedro, pompelmo rosa e arancia insieme a quelli succosi di susina mirabella, mela cotogna e frutto della passione, chiudendo su sensazioni di erba tagliata, fieno, agrumi canditi, mandorla e marzapane. Il sorso è snello e scorrevole, slanciato dall’acidità brillante che lo conduce al lungo finale piacevolmente sapido.

Da un unico ettaro di vigna di uva Vespaiola di 50 anni di età a Mirabella di Breganze, substrato di limo e argilla su terreni profondi e drenanti vicini all’alveo del torrente Astico, in cui la vendemmia viene compiuta in due passaggi a distanza di 25 giorni. Nella prima, svolta nell’ultima settimana di Agosto, vengono raccolti i grappoli compatti e ombreggiati, pressati in maniera soffice e se ne raccoglie solo il mosto fiore, poi a metà settembre vengono raccolti i grappoli più esposti e maturi che, una volta diraspati, macerano a temperatura controllata per 72 ore ad acino intero, prima della pressatura soffice. Fermentazione in acciaio inox poi il 10% del vino affina in legno prima di essere assemblato e messo in bottiglia.

Thomas Conzato

Le colline di Breganze prendono il nome dall'omonimo paese situato nella pedemontana vicentina e includono, insieme ad altri undici comuni, una zona collinare caratterizzata da circa 430 ettari di vigneti. Delimitate a nord dall'Altopiano di Asiago, a est dal fiume Brenta e a ovest dal torrente Astico, questo territorio presenta un clima favorevole alla coltivazione della vite che si caratterizza per la presenza di estati calde ma non afose e di inverni relativamente freddi, mentre le precipitazioni sono ripartite in modo omogeneo lungo l’anno. Sotto il profilo geologico la zona è caratterizzata dalla presenza di diverse matrici: rocce di origine vulcanica quali basalti e tufiti presenti nella porzione nord occidentale che nell’era terziaria era parte di un’area eruttiva ad espandimento superficiale, rocce sedimentarie consolidate come arenarie e calcari presenti nella parte nord e nord orientale mentre sui margini meridionali e orientali dei rilievi sono presenti marne azzurre e strati arenario marnosi. Infine alle quote minori ed in prossimità degli alvei si trovano sedimenti alluvionali costituiti dalle conoidi del torrente Astico e dalle superfici terrazzate del fiume Brenta.

In questo territorio dalla tradizione vitivinicola antica, la presenza della vite infatti risale all’epoca romana, le prime testimonianze documentali risalgono al 1200, quando il Podestà di Vicenza promosse il disboscamento per favorirne la coltivazione, sottolineando l'importanza economica e culturale di questo prodotto. Nel 1295, il Codice "Vineale" di Bassano sancì regole dettagliate per la viticoltura, regolamentando aspetti come la vendemmia e la vinificazione, evidenziando l’attenzione per la qualità e anticipando, con i suoi 345 articoli, i moderni disciplinari di produzione. Sempre durante la Repubblica di Venezia, i vini di Breganze e in particolare il “Vino Bresparolo”, il cui nome sembra derivi dalla predilezione delle vespe per la ricchezza in zuccheri delle sue uve, acquisirono notorietà, tanto che Carlo V, in visita nella zona, ne ricevette in dono un gran numero di botti, mentre autori come Andrea Scotto, nel XVII secolo elogiavano i vini dolci e saporiti della zona. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’area conobbe una nuova fase di sviluppo con l'introduzione di nuove barbatelle e un miglioramento della qualità produttiva sfociata nel riconoscimento del 1969 della Denominazione di Origine Controllata Breganze, inizialmente per Rosso, Bianco, Pinot Nero e Pinot Bianco, Cabernet e Vespaiolo, le cui successive modifiche del 1995 hanno ampliato la gamma di vini permettendo di fregiarsi della denominazione anche al Torcolato: vino passito dolce prodotto con i grappoli migliori di Vespaiola, accuratamente selezionati durante la vendemmia e attorcigliati tramite un filo per essere appesi per alcuni mesi in soffitte areate ad asciugare, prima della spremitura.

Thomas Conzato è un giovane vignaiolo profondamente legato alle sue radici e al suo territorio: Mirabella, una frazione di 260 abitanti del comune di Breganze. Sin dall'infanzia la sua passione per il vino è stata alimentata dalla piacevolezza di vivere in mezzo alla natura nel vigneto, dall'attrazione per le tecniche di potatura e i processi fermentativi insieme ai momenti trascorsi con il nonno nella produzione del Torcolato, un rito che ricorda con affetto. Consapevole della sfida di lavorare in una denominazione come Breganze, spesso sottovalutata, ha intrapreso un ambizioso progetto per valorizzare queste terre. La sua missione è produrre vini di alta qualità, trovando un equilibrio tra viticoltura e territorio. La vigna, composta da piccoli appezzamenti tra l'Astico e le pianure di Breganze, viene gestita basandosi su principi agroecologici: contrario ai trattamenti sistemici interviene solo quando strettamente necessario per preservare l'integrità delle piante e dei frutti, privilegiando l'uso di prodotti naturali come batteri, lieviti e insetti e riducendo al minimo l'impiego di sostanze chimiche, limitando l’utilizzo di macchinari in vigna, evitando diserbi chimici e meccanici e praticando uno sfalcio strategico del manto erboso per favorire l'assorbimento dell'acqua e prevenire l'erosione.

[La Vespaiola è il motivo per cui tutto è iniziato e l’uva che ho deciso di impegnarmi a riscattare.] Thomas Conzato

Scopri tutti i prodotti Thomas Conzato
Product added to wishlist
Product added to compare.