È il vino più complesso della cantina. Un blend unico determinato dalle caratteristiche di ciascun vitigno che lo compone e che, naturalmente, sono diverse ogni vendemmia. Rappresenta il tributo che Bruno Fina ha voluto fare al'enologo Giacomo Tachis, il suo “maestro” del vino.
Questo vino è prodotto con un “taglio bordolese”, una mescolanza di vini diversi di diversi vitigni, tutti originari della regione del Bordeaux in Francia, ovvero: Cabernet, Merlot, Petit Verdot, vitigni ormai coltivati in tutta Italia, che in Sicilia hanno dato prova di splendido adattamento. La fermentazione avviene in acciaio, come la prima parte del periodo di affinamento, che termina però con gli ultimi ventiquattro mesi in barrique.
Profondo, molto equilibrato, con un tannino di un’eleganza esemplare e un allungo sapido finale che depone a favore di una sua favorevole evoluzione nel tempo. Vino di grande stoffa e spessore, elegante, inconfondibile al naso per la speziatura intensa, un bordolese reso ricco ma misurato, non opulento; possente ma mai pesante, anzi, scorrevole e succoso.