Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca Bianca coltivato nel comprensorio del Tortonese sin dal Medioevo. Già citato dalla prima enciclopedia agraria del XIV secolo, nel corso dei secoli conferma le proprie attitudini e diventa il più importante vitigno bianco piemontese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si abbandona mano a mano la sua produzione, preferito a uve più resistenti e vigorose.
Negli anni 90 Piercarlo e Elisa sono con alcuni giovani viticoltori dei Colli Tortonesi tra le prime 5 aziende a credere nel recupero del Timorasso e individuano nei 20 ettari vitati de Colombera, i terreni destinati a esaltare le caratteristiche di questo vitigno: un’alternanza di strati di arenaria e marne argillose, macchie calcaree e tufacee, l‘altitudine giusta per trasmettere al vino la mineralità decisa e la finezza particolare, che si esprimono al meglio nell’invecchiamento.
Piercarlo e Elisa piantano 5 differenti tipi di vigneti, utilizzando la selezione massale delle piante di Timorasso e riescono ad ottenere dopo anni di studi e d’analisi sensoriali un profilo ampelografico e aromatico completo e una complessità maggiore nel calice. Selezionano così come Cru il Montino il vino più premiato della Colombera. Se il Timorasso in gioventù risulta corposo e piacevole, dopo gli anni di affinamento in bottiglia emergono le caratteristiche più interessanti: le note di minerale e di idrocarburo, la ricercatezza e l’equilibrio, tra potenza, finezza ed intensità.