Brachetto d’Acqui, il più caratteristico degli spumanti rossi dolci, ha avuto una presenza costante nella storia del vino piemontese, sembra che fosse diffuso in Piemonte sin dai tempi dei romani, anche se i primi riferimenti in documenti ampelografici risalgono al 1800. Scomparse quasi completamente fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX a causa della fillossera, per poi ripopolarsi nel secondo novecento fino all'intuizione della sua vinificazione spumantizzata must nei consumi, soprattutto giovanili.
I grappoli vengono raccolti a mano in ceste, immediatamente pressati per ottenere un mosto molto dolce e dal caratteristico colore rosso, che fermenterà successivamente in autoclave. Grazie a questo metodo le qualità aromatiche dell’uva si traducono in un bouquet da manuale, rosa, iris, lampone, fragole selvatiche. Dolcezza invitante sul palato, cremoso e intenso, il tutto bilanciato dalla gradevole effervescenza e la notevole freschezza