La famiglia di Giuseppe Cortese dai primi anni Settanta si propone come grandissima interprete di Rabajà prediligendo il lavoro in vigna rispetto a quello in cantina, utilizzando solo minime quantità di zolfo-rame per avere il meglio da questa terra vocata a consegnare i Barbaresco più completi e longevi.
Le vigne di Nebbiolo più giovani sono utilizzate per il Langhe Nebbiolo mentre quelle con più primavere sono impiegate per la produzione del loro mitico Barbaresco Rabajà, che nelle annate migliori escono con la Riserva.
Nel vicino vigneto Trifolera i figli di Giuseppe Piercarlo e Tiziana, c coltivano le uve Dolcetto e Barbera, che ci daranno vini ideali per il consumo di tutti i giorni.