Trentacinque ettari nel cuore dell’Umbria tra vigneto, bosco, seminativo, uliveto e tartufaia naturale. Tutta la superficie è coltivata con metodi biodinamici ed è interamente certificata bio. Gli ettari atti a vigneto, di medio impasto per la maggioranza argilloso, godono di buone pendenze e sono orientati a mezzogiorno.
Per Angelo Fongoli, prendere le distanze dal vino convenzionale non è stato solo un cambiamento di approccio alla viticoltura ma anche di crescita personale. Lo si capisce subito parlandoci.
Un uomo di una concretezza invidiabile che ha fatto del terroir e dell’ecosostenibilità una ragione di vita: rispettando e impegnandosi quotidianamente a valorizzare l’eredità di vignaiolo artigianale che prosegue dopo quasi cent’anni.
I vigneti vengono coltivati con le tecniche biodinamiche, solo rame, zolfo e preparati biodinamici per la difesa; vengono adottate delle lavorazioni tese ad incrementate l’humus tramite sovescio. È stato abolito ogni prodotto chimico di sintesi.