Il comune di Montalcino, situato 40 chilometri a sud di Siena, copre 24300 ettari di territorio, per metà occupato da boschi e incolti, il 10% da ulivi e il 14% da vigne. La collina di Montalcino presenta una grande varietà di suoli, derivati da diverse ere geologiche, i terreni adatti alla produzione di vino sono mediamente argillosi, ricchi di calcare, e talvolta presentano zone tufacee. I 3500 ettari di vigneti allevati nel comune sono in gran parte dedicati al Brunello di Montalcino Docg, prodotto con Sangiovese in purezza che deve essere affinato per almeno 2 anni in rovere e 4 mesi in bottiglia, ma deve attendere Gennaio del quinto anno successivo alla vendemmia per poter essere immesso al consumo.
Il nucleo cittadino di Montalcino ha origine nel X secolo e durante questo periodo iniziano le prime tracce storiche di produzione di vino, regolamentate dagli statuti comunali. Il farmacista Clemente Santi inizia a sperimentare la produzione di un vino rosso verso la metà dell'Ottocento come "Vino rosso puro 1852". Il termine "Brunello" compare ufficialmente nel 1869, vincendo due medaglie d'argento alla Fiera Agricola di Montepulciano. Il vino rimane apprezzato ma prodotto in quantità limitate per molti anni, con solo tre produttori citati nella "Guida vinicola della Toscana" del 1902, fra cui Ferruccio Biondi Santi, nipote del farmacista Clemente, che, a seguito dell’arrivo della fillossera a metà ‘800, selezionò un clone di Sangiovese con cui riuscì a dare vita a vini di straordinaria longevità, registrato dal 1979 nel Registro Nazionale delle varietà di vite del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, come Sangiovese B-Bs 11, dove la sigla indica Brunello Biondi Santi. Il figlio Tancredi tipizzò il Brunello creando le basi per il disciplinare di produzione e lanciò il vino sul mercato, ottenendo in pochi decenni grandi riconoscimenti.
L'azienda agraria oggi si sviluppa su 47 ettari del Greppo e 105 dei Pieri, dedicando 25 ettari al Sangiovese, scartando i terreni troppo fertili e preferendo quelli galestrosi e ricchi di scheletro. Le rese per ettaro sono basse, dai 30 ai 50 quintali. La produzione si attesta a circa 80.000 bottiglie, di cui 10.000 di Brunello di Montalcino Riserva, realizzata solo nelle annate eccezionali. La vendemmia manuale, di norma inizia a metà settembre facendo una selezione accuratissima delle uve raccolte destinando alla produzione del futuro Brunello solo la prima scelta proveniente dai vigneti che hanno almeno 10 anni di età per il tipo "Annata" ed oltre 25 anni di età per la "Riserva". La seconda scelta viene destinata a vino da tavola venduto sfuso. Vengono vinificate solo uve di produzione aziendale e non vengono mai comprati né mosti né vini di altre aziende.
[Trascorrere la propria vita lavorando in mezzo alla natura, in questo paese benedetto da Dio, è meraviglioso.] Franco Biondi Santi