Corte del Lupo Bianco

  • Produttore: Ca' Del Bosco
  • Produttore: Ca' del Bosco
  • Nazione: Italia
  • Regione: Lombardia
  • Zona di produzione: Comuni della denominazione Curtefranca Doc (BS)
  • Denominazione: Curtefranca Bianco Doc
  • Categoria: Vino bianco fermo
  • Vitigno: Chardonnay
  • Nome del vino: Corte del Lupo Bianco
  • Annata: 2022
  • Gradazione: 13.0%
  • Formato: 75 cl
  • Allergeni: Solfiti

ABBINAMENTI
  • - Antipasti all’italiana
  • - Crostacei leggeri
  • - Primi piatti regionali saporiti
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  • Categoria: Vino bianco fermo
  • Vitigno: Chardonnay
  • Nome del vino: Corte del Lupo Bianco
  • Annata: 2022
  • Gradazione: 13.0%
  • Formato: 75 cl
  • Allergeni: Solfiti

ABBINAMENTI
  • - Antipasti all’italiana
  • - Crostacei leggeri
  • - Primi piatti regionali saporiti

Approfondimento

Spazio. Infinito e infinitesimale, visibile ed invisibile, esso è nel tutto. Nelle pupille che si perdono all'orizzonte e si restringono mentre guardano ad est il sorgere del sole o ad ovest il tramonto, che segna il termine di una giornata dedicata alla vigna. L'amore per la natura e la devozione per la terra, sono concetti forti e tangibili di percepire lo spazio, quale forma di massima espressione poetica ed artistica della natura. Esso avvolge e protegge il terroir, la vigna, il vignaiolo ed ogni essere vivente. Ed è qui, nella Valle del Lupo, che questo animale è padrone del suo spazio ed ha il potere di portare fecondità, abbondanza e di proteggere il territorio. E' qui, in questo luogo, che nasce Corte del Lupo Bianco, il vino che dall'immensità della terra si affina negli spazi delle piccole botti di rovere.

Ca' Del Bosco

Ca’ del Bosco è stata, prima di tutto, una piccola casa in collina, costruita nel comune bresciano di Erbusco: siamo in Franciacorta, patria dell’omonimo vino e zona DOCG rinomata in tutto il mondo. 

Incastonata nel pregiato contesto vitivinicolo dalla metà degli anni ’60, Ca’ del Bosco è ben presto diventata una cantina d’eccellenza, punto di riferimento per la produzione locale con i suoi quasi 248 ettari di vigneti. La vendemmia, qui, viene meticolosamente eseguita a mano, rivolgendo ai grappoli d’uva tutta la cura necessaria: per evitarne lo schiacciamento, ogni cassetta ne raccoglie soltanto pochi chili, che verranno stoccati in celle di raffreddamento dedicate a rallentarne i processi di ossidazione e fermentazione. 

L’azienda di Maurizio Zanella tocca così due vette altrettanto importanti: quella della qualità, altissima sin dal principio, e quella fisica dei vigneti più in quota della Franciacorta, situati a circa 450 metri sul livello del mare, intorno al Mont’Orfano.

Dall’uva…

I grappoli delle uve di Ca’ del Bosco vengono accuratamente selezionati, lavati attraverso tre diverse vasche d’ammollo e infine lasciati asciugare, tramite un procedimento in grado di eliminare fino al 90% delle impurità. La pressatura avviene in seguito a bassa pressione e in assenza di ossigeno, con successivo frazionamento del mosto in tre qualità.

I mosti, una volta illimpiditi, vengono fatti fermentare in barriques radunate in lotti distinti per vigna d’origine; la movimentazione dei mosti e dei vini viene operata per gravità, senza ricorso alle pompe (innovazione dell’anno 2000). 

Si giunge così all’imbottigliamento: anche qui nulla viene lasciato al caso, poiché ogni minimo dettaglio può fare la differenza nel raggiungimento del miglior risultato possibile.

Guardare da vicino l’intero processo produttivo comunica eleganza e raffinatezza: tutte le fasi si susseguono con l’armonia di un meccanismo ben oliato, sperimentato da decenni e perfezionato nel tempo con passione e competenza. 

… Al vino

Il periodo di affinamento sui lieviti in bottiglia viene protratto nel tempo; la sboccatura, poi, viene eseguita senza shock ossidativi, grazie ad una macchina brevettata dalla stessa Ca’ del Bosco nel 2005. Non resta che apporre l’etichetta: al suo interno verrà indicato il contenuto reale di solfiti, ridotto al minimo in fase di produzione, con un identificativo univoco per ogni bottiglia. 

Tra i Franciacorta, una menzione d’onore va assolutamente fatta all’Annamaria Clementi, che deriva il proprio nome dalla proprietaria della casetta boschiva di cui parlavamo all’inizio di questo viaggio: è la madre di Maurizio Zanella, la donna che ha reso possibile tutto questo. A lei è intitolato anche il Franciacorta Rosé Riserva derivato da sole uve di Pinot Nero, provenienti a loro volta da tre diversi vigneti di Erbusco.

Oltre ai Franciacorta, Ca’ del Bosco produce anche una selezione di vini bianchi e rossi, di cui tre Curtefranca a denominazione d’origine controllata (il Corte del Lupo e lo Chardonnay).

Non vi resta che scoprirne il sapore.

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