Montalcino, situato 40 chilometri a sud di Siena, è un comune di 5600 abitanti che si estende su 24300 ettari, metà dei quali ricoperti di boschi e il 14% vigne, con terreni variegati a seconda dell'altitudine. La produzione principale è il Brunello di Montalcino Docg, realizzato con Sangiovese in purezza. Montalcino ha una secolare tradizione vitivinicola, ma il successo del Brunello è giunto solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, diventando Doc nel 1966 e dal 1980 una delle prime Docg d'Italia. Il lavoro del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino ha contribuito a far conoscere e apprezzare questo prodotto, premiato a livello nazionale e internazionale.
L’azienda Poggio di Sotto nasce, dopo anni di minuziosa ricerca, per opera di Piero Palmucci nel 1989 a Castelnuovo dell’Abate, sul versante sud-est del comune, dove la maggior insolazione favorisce le maturazioni polifenoliche mentre la vicinanza del Monte Amiata e del fiume Orcia contribuiscono a stemperare il caldo. La tenuta condotta con metodi naturali non interventistici, le basse rese che non superano i 40 quintali per ettaro, la lunga collaborazione con l’enologo Giulio Gambelli, le fermentazioni svolte con lieviti indigeni in acciaio e in tini di rovere, l’assenza di filtraggio prima di dell’imbottigliamento si riflettono in vini raffinati, legati profondamente al territorio e capaci di interpretare la personalità del Sangiovese.
Nel 2011 la cantina cambia di proprietà, diventando parte del gruppo ColleMassari, assieme all’omonimo Castello a Cinigiano nel grossetano e a Poderi Grattamacco a Castagneto Carducci. Dai 32 ettari iniziali viene ampliata raggiungendo i 48 ettari, di cui 19 di uliveto e 20 vitati a Sangiovese che si estendono lungo una collina dai 200 ai 450 metri sul livello del mare su terreni ricchi di scheletro, con prevalenza di galestro e argilliti nella porzione basale e argille e conglomerati verso la sua sommità. I vigneti sono condotti secondo i criteri del biologico, la resa è di 30-35 quintali per ettaro, dovuta ad una selezione rigidissima delle uve, la vendemmia è manuale e la fermentazione spontanea avviene in tini di legno troncoconici da 70 ettolitri con lunghe macerazioni e rimontaggi frequenti. Terminata la fermentazione malolattica i vini vengono affinati in botti di rovere di Slavonia da 30 ettolitri.
Poggio di Sotto rappresenta uno dei grandi protagonisti di Montalcino: incarnazione di storia, tradizione, classicità e stile inconfondibile. Un'interpretazione elegante e nobile del Sangiovese, vitigno ammirato in tutto il mondo per il suo carattere affascinante e nobile.