Il mosto fiore ottenuto dallo sgrondo della pressa è subito raffreddato e addizionato di pochi grammi di solfiti, il rimanente del mosto verrà utilizzato per il “Magenta sulle Bucce”. Il mosto ottenuto viene separato dalle fecce senza utilizzo di enzimi e fermenta in vasche di cemento per circa 20 giorni a temperatura controllata. Al termine della fermentazione alcolica, rimane a contatto dei lieviti per circa 6 mesi. Non si effettuano nessun tipo di chiarifiche stabilizzanti, viene messo in bottiglia dopo una leggera filtrazione. Può contenere sul fondo residui di “tartrato neutro di potassio” dovuti alla mancanza di trattamenti stabilizzanti indotti per mantenere la genuinità e la salubrità di questo vino.
Vino dal colore giallo dorato, profumo intenso con sentori di fiori di camomilla e biancospino. In bocca risulta pieno, di buona acidità, dalla grande mineralità tipica di questo territorio vulcanico, molto persistente.