Il Palagio di Panzano Chianti Classico Docg 2019

  • Produttore: Azienda Agricola Il Palagio di Panzano
  • Produttore: Il Palagio di Panzano
  • Nazione: Italia
  • Regione: Toscana
  • Zona di produzione: Greve in Chianti - Panzano in Chianti (FI)
  • Denominazione: Chianti Classico Docg
  • Categoria: Vino rosso fermo
  • Vitigno: Sangiovese
  • Nome del vino: Chianti Classico
  • Annata: 2019
  • Gradazione: 14.5%
  • Formato: 75 cl
  • Filosofia: Biologico
  • Selezione: Ferrowine
  • Allergeni: Solfiti
  • PRODOTTO DELLA Selezione Vini Ferro

ABBINAMENTI
  • - Carni bianche preparazioni complesse
  • - Formaggi saporiti
  • - Primi piatti con salse di carne
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  • Produttore: Il Palagio di Panzano
  • Nazione: Italia
  • Regione: Toscana
  • Zona di produzione: Greve in Chianti - Panzano in Chianti (FI)
  • Denominazione: Chianti Classico Docg
  • Categoria: Vino rosso fermo
  • Vitigno: Sangiovese
  • Nome del vino: Chianti Classico
  • Annata: 2019
  • Gradazione: 14.5%
  • Formato: 75 cl
  • Filosofia: Biologico
  • Selezione: Ferrowine
  • Allergeni: Solfiti
  • PRODOTTO DELLA Selezione Vini Ferro

ABBINAMENTI
  • - Carni bianche preparazioni complesse
  • - Formaggi saporiti
  • - Primi piatti con salse di carne

Approfondimento

Vino dal colore rosso rubino brillante con riflessi granato, al naso richiama l’essenza di viola e rosa essiccata, il profumo di piccoli frutti croccanti come ribes, lampone, mora di rovo, ciliegia e amarena con note di erbe aromatiche quali salvia e timo e chiude con sfumature di sottobosco, china e liquirizia, tabacco da pipa e grafite, fava di cacao e cioccolato fondente. Il sorso è equilibrato, la struttura morbida e raffinata, l'acidità fresca ed elegante che conduce verso la chiusura caratterizzata da tannini terrosi compatti e vellutati, piacevolmente integrati.

Sangiovese in purezza proveniente dalle vigne nella Conca d’Oro a Panzano in Chianti, fra i 400 ed i 500 metri sul livello del mare, su terreni di Pietraforte e argille galestrose ricchi di scheletro sassoso, ben drenati. Vendemmia manuale, fermentazione di circa due settimane in vasche di acciaio inox con macerazione sulle bucce, rimontaggi e follature, cui segue l’affinamento di 18 mesi in botti di rovere da 10 e da 25 ettolitri e successivo affinamento di almeno un anno in bottiglia.

Azienda Agricola Il Palagio di Panzano

La zona di produzione del Chianti Classico si estende nella parte centrale della Toscana su circa 72000 ettari, di cui solamente un decimo sono vitati ed idonei alla produzione della denominazione, distribuiti su otto comuni, cinque nella provincia di Siena e tre in quella di Firenze che sono Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano in Val di Pesa. Il territorio è caratterizzato da un paesaggio collinare ondulato, con vigneti che si arrampicano su dolci pendii situati a un'altitudine che varia dai 200 ai 700 metri sul livello del mare e si alternano a boschi e oliveti. Il suolo della zona è variegato e frutto delle azioni tettoniche e dei cambiamenti climatici avvenuti a cavallo fra i periodi del Paleogene e del Neogene, circa venticinque milioni di anni fa. In questo periodo si sviluppa il Macigno del Chianti, una particolare tipologia di arenarie caratterizzata dalla presenza stratificata di sabbie e pietre, chiamate anche Pietra Serena e Pietraforte, in base alla resistenza in opera agli agenti atmosferici. Alberese e Galestro si sono originate quando la regione era coperta da un mare tropicale, la prima è un calcare marnoso con un alto contenuto di carbonato di calcio, il secondo è uno scisto argilloso che deriva dalla compattazione di sedimenti più fini. L’attività tettonica nata dall'interazione tra la placca africana e quella euroasiatica, che ha generato l'Appennino toscano, ha portato alla formazione di catene montuose e colline mentre la lenta erosione ad opera dei fiumi e dei cicli glaciali, che hanno più volte modificato il livello del mare, ha creato, a quote più basse, suoli più giovani caratterizzati dalla presenza di depositi fluviali, lacustri o sabbie marine. Il Consorzio Vino Chianti Classico ha recentemente identificato 11 Unità Geografiche Aggiuntive, generalmente chiamate UGA, che rappresentano sottozone specifiche all'interno del disciplinare, che, in virtù delle proprie caratteristiche geografiche e climatiche, consentono una maggiore distinzione e valorizzazione dei vini, permettendo ai produttori di esprimere le peculiarità del loro territorio.

Panzano, 600 ettari vitati, poco più di un quinto della sua estensione, è una delle quattro Unità Geografiche che ricade all’interno dei confini comunali di Greve in Chianti e ne interessa il settore sud-occidentale. L’altimetria dell’Unità varia dai 250 ai 650 metri sul livello del mare e a livello geologico si trovano principalmente Pietraforte, Formazione di Sillano e argilliti scistose, separate tra loro da confini sfumati, mentre il Macigno è prevalente nella zona orientale e l’Alberese si trova in sparuti affioramenti discontinui. Qui le differenze di esposizione sono importanti più che in altre zone e l’area viene a sua volta suddivisa facendo riferimento a due versanti opposti, afferenti a due diversi bacini idrografici praticamente separati dalla strada che da San Casciano in Val di Pesa porta a Panzano e prosegue poi in direzione ovest verso Volpaia. Il versante orientale che comprende i toponimi di Vitigliano e Montagliari, meno esteso e più fresco in quanto rivolto verso la catena dei Monti del Chianti, ricade nel bacino idrografico del fiume Greve e produce vini dal taglio fruttato e carnoso. Quello occidentale rientra invece nel bacino idrografico del torrente Pesa e raccoglie in sé la maggior parte dei vigneti, fra cui quelli prevalentemente su argilliti scistose e Formazione di Sillano della Conca d’Oro dove nascono vini vigorosi con una leggera quanto riconoscibile vena terrosa.

Il Palagio di Panzano sorge in una posizione privilegiata, sul versante occidentale della Conca d’Oro, meno di un chilometro dal centro di Panzano, frazione di Greve in Chianti che dà il nome all’omonima Unità geografica. Azienda vitivinicola guidata da Monia Piccini e Franco Guarducci che affonda le radici nella terra lavorata dai nonni Dario e Dino, la cui opera è stata poi portata avanti da Fabrizio, padre di Monia, prima di cedere il testimone a figlia e genero. I vigneti coprono sette ettari e mezzo, la loro altitudine è compresa tra i 400 e i 500 metri e sono collocati in parte nella Conca d’Oro e in parte sul versante sud della strada di San Martino in Cecione, e vi si allevano diversi cloni di Sangiovese. La gestione della vigna è operata maniacalmente da Franco, che si occupa di tutte le attività agronomiche seguendo i dettami dell’agricoltura biologica a partire dal 2007 ed hanno ottenuto la certificazione dall’annata 2013. In cantina, anch’essa condotta maniacalmente, si preferiscono processi naturali, con vinificazioni separate per esaltare le caratteristiche di ogni parcella di vigneto e garantire qualità. La vinificazione avviene in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, poi ogni vino svolge l’affinamento nei legni adeguati, siano Tonneaux o botte grande, e successivamente in bottiglia facendo attenzione a preservare i sentori tipici del Sangiovese e le note timbriche di Panzano.

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