Saint Patrick Day e birre Stout: storia e tradizione

Il 17 Marzo è il giorno in cui si celebra il Patrono d’Irlanda: San Patrizio. Vissuto attorno al 400 DC, nasce in Scozia ma diventa celebre per la sua opera di evangelizzazione dell’isola color Smeraldo: la leggenda narra che, dopo il suo arrivo, in Irlanda non ci siano più stati serpenti.

A partire dal 1903 il Saint Patrick Day è festa nazionale irlandese, e per tutte le sue comunità sparse nel mondo, celebrata consumando Roast Dinner, un piatto a base di manzo e verdure bolliti accompagnato dalle immancabili patate arrosto, il tutto accompagnato da Perry, Sidro e Stout, la birra che per eccellenza rappresenta la tradizione irlandese.

L’origine della Stout si chiama Porter

Per poter capire che cosa sia, o fosse, una Stout è prima necessario descrivere la sua antesignana: la Porter.

Il termine Porter comincia ad essere associato ad alcune birre inglesi a partire dal 1700 ed è lo stile che per la prima volta nella storia dell’umanità ha visto una diffusione su scala globale: nel giro di pochi decenni queste birre, nate a Londra, vennero diffuse in tutte le colonie britanniche, dal Nord-Americane, alla Russia, fino all’India e alla lontana Australia.

Le Porter di quel periodo rappresentano una versione più forte e luppolata della Sweet Brown che a partire dal 1600 iniziarono a diffondersi oltremanica. Il primo produttore di Poter inglese pare sia stato Mr Humprey Parsons, della Red Lion Brewhouse situats in prossimità della Tower of London. Parsons è stato il primo a far maturare queste birre nei Vat, vasche in legno di dimensioni molto grandi, e non più nei Cask, contenitori decisamente più piccoli.

Le Porter nella storia

La ricetta della Porter nella sua storia ultracentenaria è cambiata moltissimo. Le diverse fasi della Porter si possono riassumere così:

1720-1740 - Paleo Porter: fatta con il 100% di Brown Malt, che donava un sentore affumicato. Maturata brevemente in botti piccole (Butt o Cask). Forte e opaca, affumicata se molto giovane. Colore marrone scuro.

1740-1790 - MesoPorter Precoce: 100% Brown Malt, maturata fino a 2 anni in Vat (vasche grandi). Limpida e forte. Se venduta giovane si chiamava Mild. Colore marrone Scuro

1790-1820 - MesoPorter Tarda: Mix di Malto Brown e Pale, più chiaro, e di migliore qualità. Invecchiata fino a 2 anni in Vat. Colore marrone o marrone scuro.

Dal 1820 -  NeoPorter Londinese: Malti Pale, Brown e Black, scurissimo e dai sapori decisi di caffè. Venduta come Mild se giovane e Stale se invecchiata, poi mischiata al Pub. Colore nero.

Dal 1824 - NeoPorter Irlandese: malti Pale e Black. Più secca della controparte inglese, venduta come Low (invecchiata e piatta) e High (rifermentata e vivace), poi mischiate al Pub. Colore nero.

L’aspetto dell’invecchiamento è elemento cruciale nella comprensione delle versioni storiche della Porter. La componente acida e vinosa in queste birre ha rappresentato per secoli una parte essenziale di questa tipologia di birra.

La nascita delle Stout

Verso la fine dell’800 si concretizza una differenziazione marcata tra la produzione inglese e quella irlandese di birre scure. Se quella inglese non rinuncia ad una certa dolcezza e corposità, quella irlandese al contrario diventa molto più secca e luppolata. La Prima Guerra Mondiale, che è stato un evento con un grande impatto sulla classificazione delle birre in tutto il mondo anglosassone, porta con sé anche la scomparsa della differenziazione, sulla base alla gradazione alcolica, tra Porter e Stout. Dal secondo dopoguerra in poi Stout e Porter sono birre dalla simile forza alcolica: la differenza nel fatto che le prime dovrebbero essere un po’ più scure, secche e tostate, mentre le Porter dovrebbero essere caratterizzate da una maggiore morbidezza.

Per avere un respiro classico di una Porter andrebbe provate la Taddy Porter di Samuel Smith, produttore storico (nasce nel 1758) dello Yorkshire. Pur se in questa interpretazione l’accento tostato appare abbastanza deciso, è sempre piacevole sottolineare la componente di frutto di bosco nel sottofondo di questo assaggio, derivante dalla fermentazione in vasca aperta, pratica ormai quasi del tutto sparita. La comprensione della Stout non può invece prescindere dal suo interprete principale, Guinness, che a partire dal 1759 a Dublino inizia una storia di successo.

 

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